Un legame profondo
Molti proprietari raccontano che vivere con un pappagallo è un’esperienza unica. Questi animali sviluppano legami profondi con i loro umani, riconoscendoli come membri del “branco” e instaurando routine quotidiane. Alcuni imparano persino a salutare quando il proprietario esce o rientra, altri mostrano gelosia o felicità in base alle attenzioni ricevute.
“Il mio cenerino parla più di me,” scherza Laura, una donna di Milano che ha adottato il suo pappagallo durante il lockdown del 2020. “Si è integrato perfettamente nella vita di famiglia. Sa quando è ora di cena, chiama mio marito per nome e se sente rumori strani, ci avvisa.”
L’effetto pandemia e smart working
Un fattore importante che ha contribuito all’aumento delle adozioni è stato il periodo della pandemia. Molti italiani, costretti a trascorrere più tempo in casa, hanno cercato compagnia e interazione. I pappagalli si sono rivelati animali ideali per chi lavora in smart working: sono presenti, comunicativi e stimolanti, ma non richiedono passeggiate quotidiane come un cane.
Tuttavia, ora che la vita è tornata più dinamica, molti proprietari stanno imparando a bilanciare le loro giornate per garantire ai loro uccelli la giusta quantità di attenzioni.
Tendenze future
Gli esperti prevedono che la diffusione dei pappagalli come animali domestici continuerà a crescere nei prossimi anni, ma con una maggiore attenzione alla consapevolezza. I corsi di formazione per proprietari, le comunità online e le campagne informative aiuteranno a ridurre i casi di abbandono e a migliorare la qualità della vita degli animali.
L’Italia, con la sua crescente sensibilità verso il benessere animale, sta diventando uno dei paesi europei con la più ampia comunità di amanti dei pappagalli. Non più simbolo di lusso o eccentricità, ma compagni di vita intelligenti, affettuosi e capaci di arricchire la quotidianità.
