Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un fenomeno sorprendente e affascinante: l’aumento esponenziale delle adozioni di pappagalli come animali da compagnia. Se un tempo questi uccelli colorati erano considerati animali “esotici” e presenti soltanto in alcune famiglie appassionate, oggi sono sempre più diffusi nelle case italiane, accanto a cani e gatti. Secondo recenti dati diffusi da associazioni ornitologiche e centri di adozione, il numero di pappagalli presenti nelle abitazioni è cresciuto in modo significativo negli ultimi cinque anni, con picchi in regioni come Lombardia, Lazio e Toscana.
Un cambiamento culturale
La popolarità crescente dei pappagalli è il risultato di un cambiamento culturale più ampio. Le persone oggi cercano animali domestici che offrano compagnia, intelligenza e interazione. I pappagalli, noti per la loro straordinaria capacità di comunicare, imitare suoni e stabilire legami profondi con i loro proprietari, rispondono perfettamente a queste esigenze.
Molti italiani hanno scoperto che questi uccelli possono diventare veri e propri membri della famiglia. “Non sono animali ornamentali: hanno bisogno di interazione, di tempo e di attenzioni costanti,” spiega la biologa comportamentale Marta Rinaldi, che da oltre dieci anni studia i comportamenti sociali dei pappagalli. “La loro intelligenza è paragonabile a quella di un bambino di tre o quattro anni. Imparano routine, riconoscono volti, capiscono emozioni.”
Adozioni consapevoli
Il boom delle adozioni non riguarda solo gli allevamenti privati, ma anche i centri di recupero. Ogni anno decine di pappagalli abbandonati o sequestrati trovano una nuova casa. Le campagne di sensibilizzazione delle associazioni animaliste hanno avuto un ruolo decisivo: hanno permesso di trasformare l’idea del pappagallo da “animale esotico da gabbia” a “compagno intelligente e affettuoso”.
Secondo l’Associazione Italiana Ornitologi, tra il 2019 e il 2024 le richieste di adozione di pappagalli sono aumentate del 67%. In molte città si organizzano corsi per nuovi proprietari, per insegnare le basi dell’alimentazione corretta, della socializzazione e della gestione ambientale. “Chi adotta un pappagallo deve sapere che si tratta di un impegno a lungo termine: questi animali vivono in media dai 20 ai 50 anni, a seconda della specie,” spiega l’esperta.
Le specie più amate
In cima alla classifica delle specie più diffuse ci sono le cocorite (o parrocchetti ondulati), i calopsite, i conuri e i pappagalli cenerini. Le cocorite, piccole e vivaci, sono particolarmente apprezzate dalle famiglie con bambini per il loro carattere allegro e socievole. I pappagalli cenerini, invece, sono celebri per la loro incredibile capacità di imparare parole e suoni, rendendosi spesso protagonisti di momenti buffi e sorprendenti.
C’è anche una crescita costante nell’interesse per specie meno comuni, come gli ara e gli amazzoni, uccelli di dimensioni maggiori e con personalità molto marcate. Questi, tuttavia, richiedono ambienti più spaziosi e proprietari esperti, in grado di comprendere i loro comportamenti complessi e soddisfare i loro bisogni emotivi.
Vita in casa: spazi, stimoli e routine
Contrariamente a quanto si possa pensare, vivere con un pappagallo non significa semplicemente tenerlo in una gabbia. Gli esperti sottolineano l’importanza di permettere agli uccelli di muoversi liberamente per alcune ore al giorno, in ambienti sicuri e controllati. I pappagalli hanno bisogno di stimoli costanti: giochi interattivi, rami naturali da esplorare, attività quotidiane condivise con il proprietario.
Molti di loro amano ascoltare musica, imitare i suoni della televisione o persino “parlare” al telefono. Alcuni proprietari riferiscono che i loro pappagalli riconoscono le voci dei familiari, reagiscono alle emozioni e chiedono attenzioni vocalmente. La vita con un pappagallo è dinamica e coinvolgente, ma richiede costanza, pazienza e un forte legame emotivo.
La questione del benessere
Il benessere dei pappagalli domestici è un tema centrale. Questi animali sono molto sensibili alla noia e alla solitudine. Se trascurati, possono sviluppare comportamenti problematici come l’autodeplumazione (strapparsi le piume), l’aggressività o vocalizzazioni eccessive. Per questo motivo, gli specialisti consigliano sempre di adottare solo se si è pronti a dedicare tempo e attenzioni quotidiane.
Un altro aspetto importante è la dieta: deve essere varia e bilanciata, comprendendo semi di qualità, frutta fresca, verdure e integratori specifici. Una dieta monotona può portare a carenze nutrizionali e problemi di salute.
Regolamenti e tutela
Con la crescita del numero di pappagalli nelle case italiane, è aumentata anche l’attenzione alle norme che regolano il possesso di questi animali. Alcune specie, come gli ara o gli amazzoni, sono protette da convenzioni internazionali sul commercio di fauna selvatica. È obbligatorio acquistare da allevamenti certificati o adottare tramite canali ufficiali, con documentazione CITES che ne garantisca la provenienza legale.
Inoltre, alcune regioni italiane hanno introdotto linee guida per garantire il benessere minimo degli uccelli in cattività, come la dimensione delle voliere, l’obbligo di stimoli ambientali e il divieto di pratiche dannose.
