Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha visto crescere in modo costante l’interesse verso animali domestici di piccola taglia come criceti e conigli. Questi piccoli compagni, un tempo considerati animali “per bambini”, oggi stanno conquistando famiglie di ogni età e composizione: coppie giovani, single, anziani e famiglie con figli. Secondo i dati raccolti da associazioni veterinarie e negozi specializzati, il numero di adozioni e acquisti di questi animali è aumentato in modo significativo tra il 2018 e il 2024, rendendoli tra i pet più diffusi dopo cani e gatti.
Un cambiamento nel concetto di “animale domestico”
Il successo di criceti e conigli è legato a un’evoluzione culturale. In passato, l’animale domestico era spesso associato al cane o al gatto, simboli tradizionali di compagnia e affetto. Oggi, sempre più persone cercano animali che si adattino a stili di vita diversi: abitazioni più piccole, ritmi di lavoro intensi, meno tempo a disposizione per lunghe passeggiate quotidiane.
Criceti e conigli, con le loro dimensioni ridotte e la loro gestione relativamente semplice, offrono una soluzione accessibile. Non richiedono grandi spazi, sono silenziosi e possono vivere serenamente in ambienti domestici controllati. Tuttavia, non si tratta di “animali facili” nel senso superficiale del termine: richiedono cure specifiche, attenzione quotidiana e un ambiente adeguato per vivere bene.
I dati: un aumento costante
Secondo l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, il numero di famiglie con piccoli roditori è cresciuto di oltre il 40% negli ultimi sei anni. Le cifre parlano chiaro: i criceti sono tra i primi tre animali più adottati nelle famiglie con bambini sotto i 12 anni, mentre i conigli sono sempre più diffusi anche tra adulti che vivono in città.
Un’indagine condotta nel 2024 in dieci grandi città italiane (tra cui Milano, Roma, Torino e Bologna) mostra che circa il 18% delle famiglie con almeno un animale domestico possiede un criceto o un coniglio. Un dato sorprendente, soprattutto se si considera che fino a pochi anni fa questi animali erano confinati a un mercato molto più ristretto.
Perché piacciono così tanto?
Ci sono diversi motivi per cui criceti e conigli stanno diventando sempre più popolari.
Primo: sono animali che trasmettono tranquillità. Osservarli nelle loro attività quotidiane — scavare, rosicchiare, annusare e muoversi con curiosità — ha un effetto calmante, quasi terapeutico.
Secondo: sono animali molto adatti alla vita domestica moderna. I criceti, ad esempio, vivono in gabbie ben strutturate e non necessitano di passeggiate all’aperto. I conigli, se abituati correttamente, possono vivere liberi in casa per alcune ore al giorno, interagendo con i membri della famiglia in modo dolce e discreto.
Terzo: si adattano bene a persone con poco tempo a disposizione ma desiderose di avere compagnia. Non richiedono attenzioni costanti come un cane, ma apprezzano la presenza e l’interazione regolare con i loro umani.
Criceti: piccoli esploratori notturni
Il criceto è spesso la prima esperienza di molti bambini con un animale domestico. Si tratta di un roditore curioso, attivo soprattutto di notte, che ama scavare, esplorare e nascondersi. Nonostante la sua taglia ridotta, è un animale che necessita di uno spazio adeguato, ricco di stimoli ambientali: ruote per correre, tunnel, rifugi e materiali naturali per costruire tane.
Gli esperti ricordano che la gabbia standard venduta nei negozi spesso non è sufficiente per il benessere di un criceto: è necessario uno spazio ampio, con una buona ventilazione e possibilità di arricchimento ambientale. “Molti pensano che il criceto sia un animale ‘semplice’, ma in realtà è molto sensibile e intelligente,” spiega la veterinaria comportamentalista Chiara Martini. “Ha bisogno di routine e di un ambiente sicuro per esprimere i suoi comportamenti naturali.”
Conigli: animali affettuosi e sociali
Il coniglio, a differenza del criceto, è un animale diurno e fortemente sociale. Può instaurare un legame stretto con il proprio umano, riconoscerne la voce e abituarsi alla routine familiare. Se cresciuto in un ambiente sereno, diventa affettuoso e curioso, seguendo i membri della famiglia per casa e cercando coccole.
Negli ultimi anni sono sempre più diffusi i cosiddetti “conigli liberi”, ovvero animali che vivono gran parte della giornata fuori dalla gabbia, in spazi sicuri e adattati alle loro esigenze. Questo stile di vita migliora notevolmente la loro qualità di vita e riduce problemi comportamentali. Tuttavia, richiede una certa organizzazione domestica: protezione dei cavi elettrici, zone tranquille dove possano rifugiarsi e alimentazione corretta a base di fieno, verdure fresche e acqua pulita.
Il ruolo dell’educazione e della consapevolezza
L’aumento delle adozioni ha portato con sé anche una maggiore attenzione all’informazione. In passato, molti criceti e conigli venivano comprati impulsivamente nei negozi, senza conoscere davvero le loro necessità. Oggi, invece, grazie al lavoro di associazioni e comunità online, è sempre più diffusa una cultura di adozione responsabile.
Su piattaforme digitali si trovano corsi e guide per imparare a prendersi cura di questi animali: dall’allestimento corretto della gabbia, all’alimentazione equilibrata, fino alla prevenzione delle malattie più comuni. Anche i veterinari specializzati in “animali non convenzionali” (detti NAC) sono sempre più presenti sul territorio italiano, un segnale che la domanda di cure adeguate sta crescendo.
