Il ritorno delle tartarughe: un animale ‘lento’ ma amatissimo

por Marco Portanova

Publicidad

In un’epoca in cui le città italiane diventano sempre più frenetiche e digitali, un animale dall’andatura lenta e dal carattere tranquillo sta tornando nelle case di molte famiglie: la tartaruga. Considerata per decenni una presenza discreta nei giardini e nei cortili, oggi vive una nuova stagione di popolarità come animale domestico.

Secondo i dati diffusi dall’Ente Nazionale Protezione Animali e da diverse associazioni di allevatori, tra il 2019 e il 2024 il numero di tartarughe registrate nelle famiglie italiane è aumentato di oltre il 35%. Un dato significativo, che riflette una tendenza più ampia: la ricerca di animali domestici che offrano serenità, connessione con la natura e una gestione compatibile con i ritmi urbani.

Un animale che non passa mai di moda

La tartaruga è uno degli animali domestici più longevi nella storia italiana. Già negli anni ’70 e ’80 era molto diffusa, spesso nei giardini delle villette di campagna o dei quartieri residenziali. Negli anni successivi, però, la sua popolarità era calata, superata da cani, gatti, criceti e pappagalli.

Oggi la situazione è cambiata. Sempre più famiglie — anche giovani coppie e single — scelgono questo rettile per la sua calma, la sua discrezione e la sua lunga vita. Una tartaruga terrestre può vivere dai 50 ai 100 anni, diventando un vero e proprio membro della famiglia per generazioni.

“Le tartarughe trasmettono un senso di continuità,” spiega la zoologa Giulia Ferri, specializzata in rettili e animali non convenzionali. “Non sono animali spettacolari o rumorosi, ma la loro presenza silenziosa crea un legame speciale con chi le accoglie.”

Le specie più diffuse in Italia

Nel nostro Paese le specie più comuni come animali da compagnia sono Testudo hermanni (tartaruga di terra), Testudo marginata e, tra quelle acquatiche, la Trachemys scripta, sebbene per quest’ultima siano state introdotte severe regolamentazioni per contenerne la diffusione e proteggere l’ambiente.

Le tartarughe di terra sono particolarmente apprezzate per la loro capacità di vivere all’aperto nei giardini durante la stagione calda, seguendo un ciclo naturale di attività e letargo. Quelle acquatiche, invece, richiedono vasche e sistemi filtranti adeguati, oltre a lampade UVB per simulare le condizioni naturali.

Il fascino della lentezza

Uno dei motivi principali per cui le tartarughe stanno riconquistando popolarità è il loro ritmo di vita. In un mondo dominato dalla velocità e dall’iperconnessione, osservare una tartaruga muoversi lentamente, esplorare con calma il proprio ambiente e seguire le stagioni è un’esperienza che molti trovano rilassante.

Numerosi studi hanno dimostrato che la presenza di animali tranquilli può ridurre lo stress e migliorare il benessere psicologico. Non sorprende quindi che la tartaruga stia diventando un animale simbolo per chi desidera un legame con la natura senza essere travolto da responsabilità troppo impegnative.

“È un animale contemplativo,” racconta Marco, 34 anni, di Bologna, che ha adottato una tartaruga di terra due anni fa. “La mattina esce lentamente dalla sua casetta, si gode il sole, esplora il giardino. Osservarla è come rallentare anche io.”

Facile gestione… ma con regole precise

Uno dei motivi della crescita di interesse è la relativa semplicità nella gestione quotidiana delle tartarughe. Tuttavia, “semplice” non significa “senza impegno”. Questi animali hanno esigenze molto specifiche: temperatura adeguata, luce solare o lampade UVB, dieta bilanciata e spazi sicuri dove muoversi liberamente.

Le tartarughe terrestri si nutrono prevalentemente di erbe, foglie e verdure fresche, mentre quelle acquatiche hanno bisogno anche di proteine animali. È importante evitare errori alimentari comuni, come l’uso eccessivo di frutta o di cibi industriali, che possono portare a problemi di salute.

Inoltre, la tartaruga non può vivere stabilmente in un terrario minuscolo o in una vaschetta di plastica, come avveniva purtroppo in passato. Ha bisogno di uno spazio adeguato, preferibilmente all’aperto durante la bella stagione, con zone d’ombra, sole e rifugi.

Aspettativa di vita e responsabilità

A differenza di molti altri animali domestici, la tartaruga può vivere per decenni. Questo significa che chi la adotta deve pensare a un impegno a lungo termine, che può durare una vita intera. Non è raro che una tartaruga venga “ereditata” da una generazione all’altra.

“Molti adottano questi animali senza rendersi conto della loro longevità,” spiega Ferri. “Ma proprio per questo rappresentano un legame unico. Una tartaruga diventa parte della storia familiare.”

Un altro aspetto importante è la salute: anche se la tartaruga non richiede attenzioni quotidiane intense, è fondamentale sottoporla a controlli veterinari regolari e a una corretta gestione ambientale per prevenire malattie respiratorie, parassiti o carenze nutrizionali.

You may also like